Ed eccoci qua …. è arrivato il momento di salutarci.
E’ arrivato il momento che ci vedrà uscire da quel portoncino e sarà l’inizio di nuovi percorsi formativi e socializzazione, di crescita insomma.
Ma come non si può per un attimo non soffermarsi a tutto quello che è stato: sin dal primo giorno d’asilo, quando da subito si è avvertita la serenità, pacatezza, religiosità, educazione, amicizia…valori veri, leali e sinceri.
Sono stati anni bellissimi e li porterò sempre nel mio cuore, anni in cui sono cresciuto in armonia con tutti i miei insegnanti ed in particolare con la maestra Teresa, che è stata sempre presente, sempre pronta ad incoraggiarci, a volte anche a sgridarci, ma è stata sempre una di noi, sempre disponibile e per questo non esiterò un attimo per andare a trovarla, in quella che sarà la mia vecchia scuola, nella sua nuova classe ed incrocerò gli sguardi di quei bambini della prima classe, che come me anni fa si appresteranno ad iniziare una nuova avventura, magari avranno dei visi un po’ incerti, ma sono certo che proveranno e riceveranno gli stessi insegnamenti che mi hanno fatto crescere non solo a livello scolastico.
Ricordo il primo giorno di prima elementare, tutti molto piccoli, forse non sapevamo cosa avremmo dovuto fare ed oggi siamo qui ai saluti.
Un pensiero particolare, anche a tutta la scuola, in primis con il suo “direttore d’orchestra” Suor Maria che nonostante le mille difficoltà porta avanti l’istituto Ancelle Riparatrici di via Nino Bixio ed il suo prestigio.
Un saluto a tutte le altre maestre: Rita, Francesca, Rossana, Stella, Maurizio, Suor Tarsilla e tutte le altre suore (anche a chi non c’è più), alle maestre dell’asilo e a Natalina, che per anni ha cucinato per noi nella mensa scolastica.
Viva le Ancelle riparatrici!!! vi porterò sempre nel mio cuore.
Ed infine, ma non per questo meno importanti, un saluto ai miei “grandi” compagni.
Alcuni di loro, probabilmente, li rivedrò nella nuova scuola, altri no, ma indipendentemente da questo voglio dire a tutti loro che sono stato benissimo e che mi mancheranno.
Giugno 2021 Antonio Allegra