L’Associazione Piccole Ancelle nasce nel lontano 25 Marzo 1915 per divina ispirazione del P.F. A. Celona, che riunisce a se un piccolo gruppo di signorine. Il loro scopo era quello di promuovere opere per la gloria di Dio, la propagazione della fede, l’adorazione Eucaristica, nasce esattamente come Pia Unione Piccole Ancelle Riparatrice.
Un Associazione moderna per i tempi in cui nasce attenta alle esigenze spirituali e culturali del momento storico in cui prende vita. In alcune di queste signorine nasce il desiderio di divenire suore e l’associazione P.A.R. con il tempo sembra sparire.
Nel 1976 grazie all’intuizione di Madre Diletta, Generale del tempo, e di Suor Loredana Campanello, che riunisce attorno a sé alcune signorine, comprendono lo spirito secolare della prima associazione voluta dal P.F. A. Celona, secolarità che viene riconosciuta dalla Chiesa nel 1947 da Papa Pio XII con la PROVIDA MATER ECCLESIA e la successiva PRIMO FELICITER, in cui si riconosce lo stato secolare di uomini e donne che vivono nel mondo, ma si consacrano a Dio seguendo i consigli evangelici.
L’associazione P.A.R. viene così ripristinata con Decreto di Erezione dall’Arc. Cannavò il 25 marzo del 1985. Anche se oggi soffre come tutta la Chiesa la carenza di vocazioni continuano con i ritiri mensili, esercizi spirituali e convegno del 25 marzo in cui rinnoviamo tutte insieme i consigli evangelici di obbedienza, castità e povertà.
Ancor oggi il ns. impegno si svolge sia in ambito della chiesa, che nel mondo dove svolgiamo il ns. compito di donne consapevoli del proprio ruolo nella società di oggi, ma sempre attente alle esigenze spirituali e culturali del nostro tempo.
La differenza sostanziale con le altre associazioni all’interno della Congregazione risiede nella scelta consapevole di consacrarsi completamente a Dio emettendo le promesse di obbedienza castità e povertà. La nostra forza proviene dalla preghiera al S.C. di Gesù, dall’Adorazione Eucaristica e alla Madonna prima ancella secolare del Signore con il suo “Eccomi si compia in me la sua volontà”